venerdì 4 gennaio 2013

The Day the Music Died - Il giorno in cui la musica morì





"American Pie" di Don McLean, l'ho scoperta grazie alla cover di Madonna che ha imperversato a lungo nelle radio, supportata da un video accattivante dove lei, acqua e sapone, gigionescamente saltellava su di un palco in legno, mentre scorrevano immagini di un'America multirazziale e stanca.
Certamente gli Statunitensi devono aver visto quell'operazione commerciale con un'ottica diversa dalla nostra  dal momento che quel brano lo considerano una vera e propria icona e, di conseguenza, non tutti hanno apprezzato le manomissioni di Miss Ciccone. 
Il brano è stato drasticamente accorciato, le strofe ribaltate, perso inevitabilmente il filo del discorso poetico sebbene la musica resti davvero gradevole anche se sintetizzata.
Chissà che cosa ha pensato Don McLean della sua creatura quando ha ascoltato la versione rimaneggiata?
Quando ho ascoltato per la prima volta il brano nella versione di Madonna mi ha colpito quell'alone di malinconia e stanchezza che traspare soprattutto nel video e mi è piaciuto molto.
Era però una cover di un brano che nel 1972 aveva spopolato in America e il suo autore (oggi 66 enne) dice di non essersi ancora stancato di cantarla sebbene ne "abbia parlato" sempre malvolentieri.

Come ogni appassionato di musica che si rispetti è portato a fare, ho cercato il brano originale e l'ho ascoltato: un altra cosa. Dirvi se meglio o peggio giudicate voi. Due esperienze sensoriali troppo diverse per essere in qualche modo assimilabili. Due epoche diverse, molto diverse.
Per una figlia degli anni 70 quale io sono il brano di McLean mi appartiene senz'altro molto di più anche dal punto di vista storico e generazionale, ma lo ammetto, ho un piccolo debole per Madonna e seppur ne riconosca l'appartenenza ad uno star system che non digerisco, spesso mi piace il suo stile e la canticchio volentieri.

Il brano originale dura circa 8 minuti e mezzo ed è talmente ricco di immagini e riferimenti storici che, quando ne inizi l'approfondimento entri veramente in quella che io chiamo "esperienza musicale": l'autore riesce a creare una simbiosi fra le note e le liriche che dipingono insieme una tela elaborata tutta da scoprire.
La classica pietra miliare.
McLean scrisse il brano fra New York e Philadelphia dove lo presentò per la prima volta alla Temple University nel marzo 1971 per poi registrarlo e pubblicarlo nell'album omonimo che rimase per ben quattro settimane al 1° posto nelle classifiche americane.

La spina dorsale narrativa è costituita dal "giorno in cui la musica morì", la locuzione convenzionale con cui venne indicato il disastro aereo dell'Iowa il 3 febbraio 1959 in cui persero la vita tre grandi interpreti Buddy Holly, Ritchie Valens e Big Bopper (J.P.Richardson) mentre si recavano a Fargo per un nuovo concerto.
Questo è l'intero della "torta americana" da cui gradualmente verranno tagliate diverse fette che ripercorreranno più di 10 anni di storia sociale e musicale.

American Pie è famosa per le sue liriche criptiche che a lungo sono state oggetto di curiosità e speculazioni filosofiche. Sebbene McLean abbia sempre affermato che il brano era semplicemente dedicato a Buddy Holly, Ritchie Valens e Big Bopper, nessuno dei tre viene mai menzionato.
Negli anni spesso gli è stato chiesto quale fosse il "vero" significato di American Pie e, laconico è solito rispondere: "....significa che non avrei più dovuto lavorare...." Poi, in tono più serio continua: "Voi potete dare tutte le interpretazioni che volete alla mia musica, io no....mi spiace rimandare a voi la soluzione ma, già da tempo ho consapevolizzato il fatto che un cantautore deve prendere una posizione e proseguire, mantenendo un dignitoso silenzio."

Così ha sempre cercato di evitare risposte a domande dirette sul significato delle liriche di American Pie rispondendo frettolosamente: " sono al di là di ogni possibile analisi....sono poesie...a parte il fatto che il 3 febbraio 1959 facevo lo strillone e consegnavo i giornali. Fu proprio in quell'occasione che lessi dell'incidente e dedicai il primo verso della canzone a Buddy Holly. Volevo esorcizzare il pesante dolore che mi afferrò alla gola. Dopo la sua morte qualcosa in noi è cambiato."

Dopo 42 anni devo ammettere che American Pie di Don McLean conserva una freschezza e una modernità inconsuete. Un brano senza tempo. Riscopritelo e sarà una piacevole sorpresa.                                   







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