venerdì 15 febbraio 2013

Syd Barret: il diamante grezzo




La storia della musica rock annovera, ahimé, nelle sue file, diverse tristi storie: depressioni, fallimenti, sparizioni, morti accidentali, suicidi, overdose di farmaci o altri mix che hanno coinvolto giovani appassionati musicisti in avventure senza ritorno.
Proprio per questo loro sacrificio sull'altare della creatività, alcuni di questi sono stati assunti a livello di miti indiscutibili coinvolgendo emotivamente migliaia di persone che hanno visto in questi difficili percorsi una loro personale catarsi.
Di tutti questi personaggi "scomodi" Syd Barret, fondatore e guida dei Pink Floyd, credo sia quello che mi ha intrigato di più, vuoi per la bellezza o la timida riservatezza, ma soprattutto ho sempre guardato con grande rispetto all'amore incondizionato che i suoi amici gli hanno riservato sempre fino alla fine.
Benché si siano ritrovati a dover scegliere fra una carriera (per altro meritatissima) e l'allontanamento di colui al quale erano grati per l'apporto creativo, si sono sempre dimostrati fedeli e riconoscenti verso chi ha fornito la scintilla originaria.
Persino Gilmour, subentrato al posto di Syd dopo l'allontanamento dal gruppo, quando ne parla durante le interviste, non riesce a nascondere una profonda commozione nel ricordarne la gentilezza, lo stile e la grandezza.
I Pink Floyd sono stati, a mio avviso, non soltanto degli insuperabili musicisti ma persone serie, dedite alla musica e agli affetti, impostando una carriera fatta di sperimentazioni, passione e dedizione.
L'energia di Syd è rimasta accanto a loro in ogni opera realizzata e in qualche modo, a distanza, ha nutrito la band e l'ha accompagnata verso l'olimpo del rock.
Noi tutti figli degli anni 70 dobbiamo ai Floyd il merito di averci supportato nei lunghi pomeriggi fatti di compiti di latino e greco con le loro musiche spaziali. La voce di Syd ci ha spinti verso i primi innamoramenti laddove lo sguardo ricercava volti e capelli simili ai suoi.
Nel mio cuore i Pink Floyd si sono ritagliati un posto speciale.

Nel 1974, Gilmour, Waters e Wright si ritrovarono a collaborare nella scrittura di un brano che avrebbe dovuto essere un omaggio sentito a quel caro amico che ormai non vedevano più da anni, quel recluso al quale ancora sentivano di dovere buona parte del successo ottenuto e col quale volevano, almeno simbolicamente, condividere.
Syd se ne era andato nel 1968, ma una parte di lui viveva ancora nei Floyd e non potevano più ignorarla.
L'onda creativa portò in seguito all'inserimento del brano nel meraviglioso album "Wish you were here" che uscì l'anno dopo. Nick Mason, il batterista dei Pink Floyd disse in quell'occasione: "Syd era sempre avanti in tutto e noi lo amavamo per questa sua caratteristica. Solo che, ad un certo punto, si è spinto talmente in avanti creando un baratro incolmabile fra ciò che è normale e ciò che non lo è. Il completo isolamento in cui si è venuto a trovare, la mancanza di un filo comunicativo col mondo lo ha spezzato per sempre."
La lunga suite si apre però con la risata di Syd che sembra ancora una volta, volerci portare "sempre avanti".


SHINE ON YOU CRAZY DIAMOND

Remember when you were young
you shone like the sun
Shine on you crazy diamond
Now there's a look in your eyes
like black holes in the sky
Shine on you crazy diamond
You were caught in the cross fire
of childhood and stardom
blown in the steel breeze
Come on you target for faraway laughter
Come on you stranger, you legend
you martyr....and shine!

You reached for the secret too soon
You cried for the moon
Shine on you crazy diamond
Threatened by shadows at night
and exposed in the light
Shine on you crazy diamond
Well you wore out your welcome
with random precision
Rode on the steel breeze
Come on you raver, you seer of visions
come on you painter, you piper
you prisoner...and shine!



CONTINUA A SPLENDERE PAZZO DIAMANTE

Ricorda quand'eri giovane
splendevi come il sole
Continua a splendere pazzo diamante.
Ora l'espressione dei tuoi occhi
ricorda i buchi neri nel cielo
Continua a splendere pazzo diamante.
Sei stato preso in mezzo al fuoco incrociato
dell'infanzia e della celebrità
e spazzato via da una brezza d'acciaio.
Tu, bersaglio per risate lontane
tu, straniero, tu leggenda,
tu martire...brilla!

Hai raggiunto il segreto troppo presto
e urlavi alla luna
Continua a splendere pazzo diamante.
Intimorito dalle ombre notturne
e sovraesposto alla luce
Continua a splendere pazzo diamante.
Hai consumato il tuo benvenuto
con una precisione improvvisata
Hai cavalcato la brezza d'acciaio.
Tu, libertino, tu visionario,
tu pittore, pifferaio,
tu prigioniero...brilla!



Traduzione di Sarala